Fantasia e velocità sono elementi fondanti dell’alchimia che si realizza durante le performance di Loto Retina, un caos semi-danzante – in cui i sample si spintonano e saltano, ricorrono e schiantano – abitato da percussioni martellanti e raschiate, carezze e onomatopee semi-umanoidi. Creando connessioni impensabili tra galassie distanti come science fiction e reggaeton, footwork, sound collage e folklore europeo, in solo o con Alto Fuero, progetto collaborativo con l’artista Victoria Palacios, la musica di Loto sovverte la realtà come in un cartoon.