Pandalogia
Pandalogia
Tra decostruzioni algoritmiche e manipolazioni analogiche, Pandalogia vuole creare qualcosa capace di sopravvivere a tutte le intelligenze.
Riminese classe 2005, Elia Berardi scopre la musica elettronica durante l’ultima pandemia, dopo anni trascorsi in casa ad ascoltare i vinili di reggae e musica africana trovati nella collezione di famiglia. La fine delle restrizioni è la sua occasione di gettarsi nella mischia dei party più underground della Riviera e di sperimentare il grande spettro degli abissi elettronici. Attratto dal potenziale algoritmico e dalla decostruzione della club music, inizia la sua carriera da dj passando per spazi autogestiti, stazioni radio e case di amici, rielaborando la tradizione di Cocoricò, Peterpan e Classic Club per mezzo di samples rotti, breakbeat malvagi, voci provenienti dal sud del mondo e bassline ostili.
Tra decostruzioni algoritmiche e manipolazioni analogiche, Pandalogia vuole creare qualcosa capace di sopravvivere a tutte le intelligenze.
Riminese classe 2005, Elia Berardi scopre la musica elettronica durante l’ultima pandemia, dopo anni trascorsi in casa ad ascoltare i vinili di reggae e musica africana trovati nella collezione di famiglia. La fine delle restrizioni è la sua occasione di gettarsi nella mischia dei party più underground della Riviera e di sperimentare il grande spettro degli abissi elettronici. Attratto dal potenziale algoritmico e dalla decostruzione della club music, inizia la sua carriera da dj passando per spazi autogestiti, stazioni radio e case di amici, rielaborando la tradizione di Cocoricò, Peterpan e Classic Club per mezzo di samples rotti, breakbeat malvagi, voci provenienti dal sud del mondo e bassline ostili.