In questi giorni segnati da tentativi diffusi di esodo dalle piattaforme centralizzate come Meta, Spotify e X, nina protocol si propone come media service provider e alternativa open source per l’audio streaming con un forte focus sull’indipendenza degli artisti.

Cosa promette? Il pieno controllo sui diritti e il 100% dei ricavi dalle vendite digitali, tools di self-publishing e di vendita, una piattaforma basata su blockchain (Solana e Arweave) e progettata per essere integrata con altre applicazioni che consente di vendere le proprie tracce come fossero NFT e promuove una scoperta musicale incentrata sulle connessioni tra artisti, etichette e pubblico mediante interviste, contributi editoriali e playlist curate da guest e dalla community.

Sarà tutto oro quello che luccica? Ne discutiamo con uno dei suoi fondatori, Jack Callahan.

http://www.ninaprotocol.com/

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Presentato da no glucose collective
per Sonic Belligeranza Megastore
via Mascarella 17/b, Bologna